Link della ricerca:
Chi ha effettuato la ricerca:
Laura Parra
L’esperimento:
Gli studi sono stati eseguiti su due gruppi di bambini con problemi di mobilità muscolo-articolare e di spina bifida.
Chi viene colpito da infarto o altre patologie può arrivare a perdere la capacità motoria degli arti superiori o inferiori, recuperata poi in minima parte grazie ad esercizi continui e noiosi.
Grazie a videogiochi e un sistema che li collega con diversi sensori, la ricercatrice è riuscita a creare delle sessioni di riabilitazione divertenti e ben volute dai giovanissimi.
I risultati emersi hanno dimostrato che un tale approccio non solo porta giovamento nell’immediato, facendo divertire i pazienti, ma tende a contrastare l’abbandono delle lunghe sessioni di fisioterapia garantendo al paziente uno stimolo in più.
Le considerazioni:
(domande di Brotherhood)
Il videogioco ha la grande potenzialità di far diventare movimenti ripetitivi e noiosi in un’avventura o un compito, tale da risultare più piacevole da compiere.
La possibilità di usare questo potente strumento nei casi di riabilitazione vuol dire che il genere umano ne guadagna enormemente, sono tantissimi i casi di perdita di capacità motoria nel mondo e le sedute di riabilitazione sono spesso estenuanti e seccanti, trovare un modo per rendere questo percorso terapeutico obbligatorio un piacere è qualcosa da tenere conto e che vale oro.
I videogiochi sono visti sempre come un passatempo per bambini, come farebbe un adulto di questo avviso a usare uno strumento simile?
Questa critica deriva spesso da chi è cresciuto in un contesto molto serio in cui da adulto devi dimenticarti del divertimento da fanciullo però noi di Brotherhood ti chiediamo, è sbagliato divertirsi a prescindere dall’età? Anche seguire uno sport può essere visto come perdita di tempo, ciò nonostante non è forse vero che ti rilassa e ti intrattiene? Il videogioco è così, un passatempo piacevole che però si dimostra molto di più, è un modo di vivere le cose diversamente.
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